I Cipressi della Val d’Orcia
Dove si trovano, itinerari ed esperienze nei dintorni

Azienda Agricola Citille di Sopra

Quando si ammira, in foto o in un quadro, l'immagine di un sentiero costeggiato dai cipressi, non si può fare a meno di pensare alle bellezze della Toscana e ai percorsi naturalistici di San Quirico d’Orcia e della Valdorcia. Non a caso questi paesaggi sono attraversati da uno dei cammini spirituali più praticati di sempre: la via Francigena, nel cuore della Val d'Orcia.
Campi e vigneti a perdita d'occhio conferiscono a questi panorami un accento genuino, ricco di sapori, di odori e di colori. Nel corso di questo articolo vedremo insieme come esplorare luoghi iconici di questo territorio, le loro attrattive come i famosissimi cipressi di San Quirico, simbolo della Valdorcia, e i borghi più caratteristici da visitare e dove assaggiare i prodotti del posto, come ad esempio l'azienda agricola Citille di Sopra, produttrice dell'iconico Brunello di Montalcino.



Dove si trovano i famosi cipressi in Val d'Orcia?


Tra le mete più gettonate della Val d'Orcia, i Cipressi di San Quirico sono sicuramente il simbolo più conosciuto e, in quanto tale uno dei soggetti più fotografati, visitati e contemplati all'interno di percorsi di trekking della Toscana. Questi alberi monumentali sono un punto di riferimento anche visivo sul territorio, riconosciuti patrimonio naturale dall'alto valore biologico.
Raggiungerli è davvero semplice, sia per gli audaci pellegrini che percorrono la via Francigena, seguendo il percorso ad anello intono San Quirico, sia per i turisti di passaggio che viaggiano in macchina attraverso la via Cassia in direzione Roma. Tra i borghi più importanti della Valdorcia ci sono Montalcino, Bagno Vignoni, con la sua famosa vasca termale di acqua calda, Pienza esempio eccellente del rinascimento con il suo Duomo e la sua architettura, San Quirico dove spicca la Collegiata, esempio di architettura romanica, e Monticchiello.
Da tutti questi borghi è facile raggiungere i famigerati Cipressi, che si trovano esattamente nella località dei Triboli, una frontiera tra la Val d'Ombrone e la Val d'Orcia. Ed eccoli lì, che si stagliano magnifici sul dorso della collinetta.

paesaggio valdorcia

Quali borghi visitare in Val d'Orcia?


Programmare una gita in Val d'Orcia non vuol dire solo trekking e cammini spirituali, ma anche avere modo di lasciarsi trasportare dai ritmi calmi e genuini dei pittoreschi borghi che animano il territorio.
Primo fra tutti, ovviamente, c'è il già citato San Quirico, il cuore pulsante della Val d'Orcia, per il quale passa la famosa Francigena e dal quale partono proprio diversi sentieri esplorativi del territorio. Il borgo medievale sorge in cima ad una incantevole collina che domina la valle e offre panorami meravigliosi. Tra i paesi più caratteristici come non citare Pienza, borgo dalle origini etrusche, ricco di storia, cultura romana e medioevale; con il suo delizioso centro storico, è meta di pellegrinaggio per tutti gli amanti dell'architettura e perché no del suo tipico pecorino. Ma tra i borghi imperdibili della Val d'Orcia c'è anche Montalcino, la città del Brunello, circondato da una storica cinta muraria e arroccato su una collina da cui domina tutta la valle circostante. Qui, tra queste viuzze, è custodito il segreto del vin Brunello prodotto con le preziose uve di Sangiovese.

vigna a brunello

Degustazioni di Brunello e prodotti tipici nei borghi della Val d'Orcia


Lunghe passeggiate immerse nel verde delle colline toscane ristorano lo spirito, ci riconnettono con la natura e la sua potenza e sono un vero balsamo per la mente. C'è da dire, però, che tanto peregrinare mette un certo appetito.
Per fortuna, l'intera Val d'Orcia è costellata di agriturismi e tenute che ospitano viandanti e amanti della buona tavola. Aziende agricole come Citille di Sopra, produttrice di Brunello Montalcino, olio, grappa e pasta di grano duro, offrono ristoro attraverso percorsi di degustazione. Sono vere e proprie esperienze educative, in quanto accompagnano i visitatori tra le varie tappe della filiera produttiva del vino, partendo dagli spettacolari vigneti, passando per le cantine dove il prezioso Brunello viene conservato, finendo poi a tavola dove è possibile assaggiare i piatti della cucina tipica toscana a base di formaggi e selvaggina, accompagnati dal nettare color rubino, selezionato di portata in portata.

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